Page 22 - Comunità in cammino
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  avviare il confronto con varie “scelte di vita” significative, anche attraverso attività e proposte
              adeguate a varie fasce d'età, individuabili in adolescenti, giovani e adulti, utilizzando dove possi-
              bile linguaggi e strumenti di presentazione coinvolgenti.


        6.3 Missionari

           Molti di noi hanno scoperto per la prima volta la presenza di un missionario laico tra i parrocchiani
           di Colzate.
           Questo fatto evidenzia la poca attenzione nel porre in risalto queste figure sicuramente positive. Si
           potrebbero proporre, come forme di sensibilizzazione, degli incontri espositivi, l’accoglienza e il sa-
           luto nei momenti di rientro e di partenza, l'informazione sulle loro attività di sostegno o evangeliche
           attraverso il notiziario parrocchiale.
           La presenza di missionari può dare inizio a forme di solidarietà concrete e durature da parte della
           comunità, sia con la raccolta di fondi e di beni utili, sia con iniziative, ovviamente differenziate a se-
           conda della fascia d'età, che testimonino la vicinanza della Parrocchia alle attività missionarie.
           Nell’ambito delle iniziative, si potrebbero ipotizzare degli affiancamenti diretti in terra di missione
           da parte di componenti della comunità per periodi brevi o medi, di adulti ma soprattutto di giovani.


        6.4 Pastorale della famiglia

           “Cosa s'intende per famiglia oggi?”: sappiamo cosa sia la famiglia per la dottrina cristiana, ma una
           pastorale della famiglia può essere orientata solo verso questo modello, visto purtroppo il diffondersi
           di “nuclei familiari” diversi?
           È indubbiamente difficile dare una risposta certa a questa domanda. Sicuramente occorre ribadire
           con forza l'importanza del modello naturale di famiglia, combattendo con determinazione e rispetto
           le idee “pragmatiche” erroneamente ritenute “moderne” che portano alla formazione di famiglie
           svuotate della loro essenza fondamentale.
           La tendenza attuale dei cristiani è orientata ad una tolleranza estremizzata verso questo argomento,
           vuoi anche per la “paura” che una situazione simile, ovvero la creazione di coppie di fatto o di divor-
           zi, possa verificarsi nel proprio nucleo familiare. Ma la dottrina cristiana ha sempre dimostrato che le
           paure portano solo ad allontanarci dal Cristo e dalla felicità che si raggiunge affrontando con corag-
           gio e determinazione gli eventi che si incontrano nel proprio cammino.
           Quindi occorre fermezza nell'esporre e testimoniare le ragioni della “famiglia”, sostenendola sia nel-
           la formazione che nei momenti di difficoltà. Allo stesso modo è importante che la comunità cristiana
           sia aperta ad accogliere quelle famiglie che si sono allontanate da tale modello sia per non lasciarle
           sole nelle loro difficoltà sia per iniziarle ad un cammino di riflessione e di crescita.
           Attualmente la parrocchia non attua iniziative specifiche per la promozione della famiglia. L'unico
           momento è l'incontro del parroco con la famiglia dei battezzandi; si tratta di un semplice colloquio,
           senza alcuna iniziativa a seguire.
           Sarebbe quindi auspicabile che tale incontro diventi l'inizio di un cammino per accompagnare la fa-
           miglia durante la crescita sociale e spirituale del bambino. Il percorso ovviamente comporta una cre-
           scita dei genitori che, lasciati soli in questo difficile cammino, trasformano troppe volte questo pe-
           riodo di gioia in momenti di tensione e di incomprensione.
           Nell’ambito del progetto della parrocchia occorre quindi dare importanza a questo aspetto, creando,
           ove possibile, una struttura di formazione e supporto, preferibilmente appoggiandosi a strutture dio-
           cesane o vicariali, queste ultime da costituire.

           La pastorale della famiglia inizia con il matrimonio per il quale, a livello di comunità, poco si fa.
           C'è il corso dei fidanzati gestito a livello vicariale, dai contenuti sicuramente di qualità però quasi to-
           talmente sganciati dalla realtà della comunità parrocchiale in cui le coppie andranno a vivere. Per
           questo sarebbe auspicabile inserire, all'interno delle riunioni in preparazione al matrimonio, un in-
           contro con una rappresentanza della comunità della loro parrocchia composta dal parroco, da alcuni

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