Page 13 - Comunità in cammino
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tuazione di ritardarne la frequenza o di non prenderla in considerazione. La comunità cristiana in
questo caso potrebbe forse sentirsi chiamata a pensare a delle soluzioni alternative anche per questi
bambini.
In quanto poi alla possibilità di non ammettere ai Sacramenti quei ragazzi che per vari motivi non
verrebbero ritenuti idonei (assenze ripetute, inadeguata preparazione, ecc.) si raccolgono pareri favo-
revoli così come delle riserve per tale provvedimento.
4.6 Aspetti Fondanti: la globalità del percorso di iniziazione –
l’esclusività della catechesi settimanale
Esaurito il punto 1.1, nel quinto incontro si prosegue con il punto 1.2 della scheda di lavoro dando
spazio prima alla lettura e interpretazione di quanto esposto e poi alla relativa analisi.
Si chiarisce che il percorso di iniziazione alla fede, se per un certo verso non è mai concluso in quan-
to “apprendistato globale alla vita cristiana … assimilato … al mistero pasquale di Cristo”, dall’altro
lo si può comunemente considerare raggiunto dopo i sacramenti del Battesimo, Eucarestia e Confer-
mazione.
Si ritiene anche che tra le persone che si dedicano alla formazione, sia alquanto radicata la consape-
volezza che la globalità del percorso di iniziazione vada ad interrogare tutta la comunità credente e
praticante. La comunità stessa però, a sua volta, non sembra essere pienamente consapevole di ciò in
quanto i vari sacramenti continuano ancora ad essere un fatto quasi personale relegato alla stretta
cerchia di chi li riceve. A volte pare persino che la partecipazione, sia pure di una piccola parte della
comunità, crei stupore da parte dei fedeli coinvolti.
Per superare poi l’esclusività del catechismo settimanale nei ritmi dell’iniziazione, vengono ritenute
buone tutte le varie iniziative già presenti quali lavoretti manuali e mercatini, attività ludiche dome-
nicali, stanza dei compiti ed altro ancora. Oltre che trovare attività extra-catechesi, si sottolinea però
che bisognerebbe soprattutto agire sull’attività stessa di catechesi andando a toccare orari, struttura-
zione, periodi e modalità di svolgimento.
Si tratta allora di intraprendere un lavoro delicato ed importante al tempo stesso, non privo di ostaco-
li e difficoltà considerevoli tanto nel proporre quanto nell’accogliere i cambiamenti stessi, in consi-
derazione anche del semplice fatto che solamente proporre un altro giorno per la catechesi creerebbe
vari disagi.
4.7 Scelte Pastorali: Incontri con i Genitori dei Battezzandi –
Tempi, Modi, Programmazione e Verifica della Catechesi –
nuova Figura del Catechista – Adolescenti e Giovani
Le riflessioni e le proposte del sesto incontro si sviluppano attorno ai punti 2.1 e 2.2 della scheda
diocesana “Scelte pastorali”.
In ordine al primo gruppo di quesiti (2.1) si sottolinea l’importanza di riservare alcuni incontri di
formazione per i genitori che intendono chiedere il battesimo per i loro figli, incontri che possono
protrarsi nello spazio di tempo di qualche mese precedente e seguente il battesimo stesso. Tali incon-
tri possono essere assicurati pure nell’ambito di una famiglia della comunità, anche per sollevare il
parroco dai già numerosi incontri.
Si auspica poi che venga a sganciarsi l’abitudine mentale di collegare i Sacramenti dell’iniziazione ai
tempi scolastici attribuendone la partecipazione alla frequenza di una determinata classe scolastica.
Nella metodologia della catechesi inoltre si invita a non rimanere legati esclusivamente ad una con-
cezione scolastica, ma si suggerisce di attingere anche a dei percorsi più attivi, magari con visite ed
iniziative operative e pratiche.
Si ricorda pure l’importanza di prevedere dei momenti periodici di programmazione e di verifica
dell’attività stessa di catechesi, auspicando a questo riguardo che le piccole comunità possano avva-
lersi di incontri per classi parallele a livello vicariale.
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