Page 8 - Comunità in cammino
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3.3.2 Discernimento
La qualità del rito e la cura del ritmo “parola e gesto”, “canto e silenzio” nelle celebrazioni litur-
giche, dipendono da chi celebra. I ministeri sono tutti presenti anche se i chierichetti e gli accoli-
ti, andrebbero organizzati da un responsabile.
Per gli ammalati impossibilitati a partecipare alla Messa della domenica, si rendono disponibili il
parroco al I° venerdì del mese e alcuni ministri dell’Eucarestia alla domenica mattina.
È difficile comprendere cosa può aver creato nell’uomo d’oggi la disaffezione verso la celebra-
zione liturgica: la nostra sensazione è che le celebrazioni vengano recepite ancora come rubrica e
non come arte del celebrare insieme; inoltre una chiesa troppo “ricca”, non è coerente con la
proposta del Vangelo e rischia così di essere poco credibile. Anche la famiglia , piccola chiesa
domestica, è in crisi di valori spirituali, di conseguenza anche la chiesa parrocchiale, ne risente:
dispersione e caos sociale non aiutano l’uomo a ritrovarsi, in una società orientata al benessere
economico (il benessere uccide l’essere). Per sostenere le nuove generazioni in un clima così in-
certo, utili potrebbero essere i gruppi famiglia: fidanzati, giovani coppie, famiglie, per condivide-
re percorsi comuni.
Nella nostra chiesa l’attenzione agli arredi e ai luoghi liturgici è ben curata ed è espressione del
tempo liturgico che si sta vivendo.
Le nuove ed antiche povertà trovano spazio in momenti specifici; le proposte occasionali missio-
narie, di comunità giovanili e varie, vengono accolte nell’Eucaristia domenicale, con la preghie-
ra, con l’ascolto delle testimonianze di vita e con la raccolta delle offerte a seconda dei bisogni.
La celebrazione Eucaristica è “speranza gioiosa della salvezza” e questo, soprattutto deve espri-
mere.
3.3.3 Proposte
La celebrazione Eucaristica domenicale riesce meglio quando è animata dai giovani, dai ragazzi,
dalle associazioni presenti sul territorio ( sportivo, solidale, ecc.,), perché questo favorisce la pre-
senza di età varie e la partecipazione legata all’appartenenza al gruppo.
Le feste comunitarie ( Madonnina, S. Maurizio, S. Patrizio, S. Bernardino ) sono occasioni di ce-
lebrazioni solenni, molto sentite e partecipate dalla comunità. Tradizione e nuovi linguaggi ( di-
segni dei bambini, lettura di un’ opera d’arte, festa attorno al fuoco, ecc.) si mescolano nelle ce-
lebrazioni attorno a Maria e ai Santi.
3.4 L’anno liturgico e le sue scansioni
3.4.1 L’anno liturgico è sperimentato come cammino di fede?
Il cammino di fede non è sperimentato coscientemente con i ritmi dell’anno liturgico, anche se i
vari momenti da sé educano, rivivono e camminano in quella prospettiva; le persone sperimenta-
no il proprio cammino di fede più occasionalmente che non alla luce del percorso del Vangelo.
Nella nostra parrocchia, l’anno pastorale non è programmato direttamente con l’ anno liturgico,
anche se le liturgie stesse e le varie feste comunitarie ne ritmano naturalmente i tempi. Ci chie-
diamo inoltre se è giusto che nella liturgia debba “passare” un percorso apposito sull’anno litur-
gico.
Proposte per la consapevolezza dell’anno liturgico
Esporre in Chiesa immagini che rappresentano l’anno liturgico
Utilizzare uno spazio all’interno del bollettino parrocchiale per presentarlo.
Preparare adeguatamente quei momenti importanti quali Pentecoste, Trinità, Cristo Re, ecc.
È utile il gruppo liturgico.
3.5 Sacramenti: preparazione e celebrazione
Battesimo, Cresima, Comunione, come vengono preparate?
8 Parrocchia di Colzate - 37º Sinodo della Chiesa di Bergamo