Page 4 - Comunità in cammino
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Un luogo dove è fondamentale promuovere insegnamenti Cristiani, è senza dubbio la scuola, dove
           però vi sono difficoltà ad avere rapporti costruttivi con i vari responsabili: insegnanti, genitori.
           L’auspicio è di poter trovare le persone, il modo e gli argomenti per spiegare, senza urtare nessun al-
           tro credo, cosa abbia rappresentato ed è attualmente la religione  Cristiana nel nostro paese e nel
           mondo.
           Altro impegno importante è l’assistenza caritativa verso i bisognosi, ricoverati, diversamente abili,
           malati che devono diventare soprattutto una risorsa per mettere in pratica l’insegnamento di donarsi
           agli altri.
           Si parla ormai da tempo di carenza delle Vocazioni, sottolineando che il numero sempre più ristretto
           di preti disponibili, renderà impossibile garantire la presenza capillare sul territorio.
           Questa realtà comporterà necessariamente delle unioni di parrocchie vicine e di conseguenza una
           nuova Comunità.
           Quali sono le opportunità di cui si potrà usufruire e quali invece le eventuali conseguenze negative?
           Pro:
              Maggiore distribuzione ed organizzazione degli incarichi (funzioni religiose, risorse economiche
              ecc.).

              Maggiore senso di comunità ed unione fra abitanti di paesi diversi.
              Maggiori proposte diversificate delle attività pastorali.
              Maggiore omogeneità nelle proposte liturgiche oggi in alcuni casi, molto diverse.
           Contro:
              Perdita del senso di appartenenza al territorio.
              Perdita di voglia di impegnarsi nella vita parrocchiale.
              Perdita di stimoli nell’apportare migliorie nelle strutture.

           In attesa che si verifichi questa possibilità, possiamo comunque già ora analizzare l’attuale situazione
           ed ipotizzare gli sviluppi che porterebbe questa unione sia a livello Vicariale che più in particolare
           con la collaborazione delle parrocchie vicine.

           A livello Vicariale vi sono alcune attività formative e di catechesi e il corso dei fidanzati, mentre con
           la parrocchia di Vertova si condivide la Festa del Corpus Domini con la processione unitaria, la sfila-
           ta di Carnevale, mentre vengono ancor oggi celebrate due Feste di San Patrizio, una per parrocchia.
           Sicuramente con una collaborazione più stretta, si ottimizzerebbero le attività parrocchiali sul territo-
           rio dando un segno tangibile di unione.
           Per esempio riuscire non solo a festeggiare S. Patrizio in una sola festa, ma gestire il Santuario a li-
           vello Vicariale.
           Con Vertova e Bondo si potrebbero programmare dei festeggiamenti unitari di alcune Feste signifi-
           cative come, Pasqua con la via Crucis, Natale con la Messa di mezzanotte, oltre ad alcune altre fun-
           zioni durante l’anno come la Somministrazione dei Sacramenti, il Triduo dei Morti, l’organizzazione
           programmata di un Centro di primo ascolto, dei CRE ecc.

           È chiaro che si tratta di un cambiamento in alcuni casi radicale delle abitudini dei parrocchiani, ma
           senza aspettare che diventi una necessità e procedendo in modo graduale ma costante, si potrebbe ar-
           rivare all’unione delle comunità non per una imposizione, ma come conseguenza di un modo di agire
           quotidiano.











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