Page 7 - Comunità in cammino
P. 7

3. La Liturgia




             3.1  Importanza della Liturgia


             3.1.1  Esperienze significative a partire dalla riforma liturgica
                   Durante l'avvento e la quaresima, le celebrazioni domenicali venivano preparate con riflessioni,
                   per es.: approfondimento della preghiera “Padre Nostro”, con la proposta di un impegno comune
                   per la settimana (es.: spegnere la TV, raccogliendo i soldi risparmiati per iniziative benefiche;
                   raccolta viveri per comunità bisognose, ecc...).
                   Con il gruppo adolescenti, una volta alla settimana ci s'incontrava in casa di un ragazzo a turno ,
                   tutti insieme a recitare il rosario; qualche dolcetto, per terminare l'incontro.
                   Missione Parrocchiale, con persone adulte, per confrontarci sul nostro cammino di fede da cui
                   sono nati poi alcuni centri di ascolto. Il lavoro di gruppo diventa una ricchezza quando c'è parte-
                   cipazione, ti permette di fare formazione e vivere più in profondità. La partecipazione è spesso
                   faticosa perché la cultura preconciliare ha creato una deresponsabilizzazione dell'assemblea. La
                   vita cristiana era la S. Messa.
                   La via crucis del venerdì santo, con una riflessione in chiave moderna delle “dimensioni” della
                   Croce.
                   Nella catechesi per adulti, in avvento e quaresima, bello e interessante il variare degli argomenti
                   proposti: dagli autori dell'antico testamento alla politica, dall'esegesi dei vangeli dell'infanzia alle
                   qualità sociali di un cristiano. Con un alternarsi di temi a volte più popolari a volte più impegna-
                   tivi.

             3.1.2  Cose fatte da riproporre...
                   Nei saluti finali, si da la mano al parroco.
                   Preghiera dei fedeli, fatta spontaneamente dall'assemblea.
                   Prima che inizi la messa, conoscenza del vicino di banco (testimonia l'incontro con Dio).
                   Preghiera del Padre Nostro, tenendosi per mano: rappresenta la comunità unita.
               Una verifica finale sulle “cose fatte”, permette di rileggere insieme il significato che è stato colto
               dai fedeli.


             3.2 L'assemblea domenicale

             3.2.1  Come è recepita la domenica, e come dovrebbe essere il giorno del Signore?
                   Non ha più il valore che aveva una volta: oggi tante persone lavorano e la domenica ha perso la
                   dimensione del giorno del Signore.
                   Per ritrovare la centralità del giorno del Signore potrebbe essere utile proporre il catechismo alla
                   domenica mattina e poi, con i ragazzi, celebrare l'Eucaristia.
                   Nella parrocchia di Bondo tutta la comunità si  riunisce in un' unica celebrazione liturgica. In
                   estate, le S. Messe a S. Patrizio e in Barbata disperdono la comunità. Anche nella parrocchia di
                   Colzate, le tante Messe proposte non favoriscono l’incontro della comunità.


             3.3  La Messa domenicale

               Riferimento centrale del cammino di fede della comunità

             3.3.1 Situazione
               Non esiste nella nostra realtà parrocchiale un gruppo liturgico, ma persone disponibili a rivestire i va-
               ri incarichi richiesti. Si auspica la formazione di un gruppo che coadiuvi il parroco nella cura delle li-
               turgie, nell’organizzazione delle risorse disponibili e che sappia fare verifica del percorso intrapreso.
             3 - La Liturgia                                                                                   7
   2   3   4   5   6   7   8   9   10   11   12