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Colzate al tempo d
Colzate al tempo del
Il peso del vuoto

Una memorabile festività di San Patrizio

artedì 17 marzo 2020: una data sicuramente
memorabile nella storia del nostro santuario
Mdi San Patrizio, una data in cui i festeggia-
menti non si possono svolgere nelle consuete modalità
e con l’abituale presenza di popolo, a causa della nota
e critica situazione pandemica del momento.
I festeggiamenti iniziano, come al solito, la do-
menica precedente con la recita del Rosario alle ore
10:40, seguita alle ore 11 dalla Santa Messa presso
il Santuario, naturalmente a banchi vuoti e a porte
chiuse, che ognuno può seguire in streaming con i
vari dispositivi tecnologici moderni.
È veramente impressionante vedere la celebrazio-
ne senza la presenza fisica dei fedeli, laddove, man Clicca sull’immagine per aprire il video collegato
mano che la funzione procede, si ha l'impressione
che la chiesa vuota vada riempiendosi sempre più
della loro fede. E poi, ci sono sempre, sulla volta del
presbiterio, gli angeli con i loro cartigli aperti, ci
sono, ancora, gli apostoli nella navata, quali pilastri
maestosi a sorreggere il peso del vuoto, ci sono pure,
infine, i suoni chiari e penetranti della Parola pro-
clamata dal celebrante e dai lettori. Nel frattempo
intanto non possono non affiorare alla mente alcune
tra le più significative disposizioni annunciate dai
nostri Pastori all’inizio di una quaresima che tutto
avvolge e stravolge, quali il digiuno dell’Eucarestia,
l’universalità della Preghiera, la Confessione di de-
siderio, la Comunione spirituale. l’altro pari dignità e pari considerazione.
Il martedì poi, giorno della festa, alle ore 11 si cele- E sono anche le stesse note allegre delle campane
bra ugualmente la Santa Messa presso il Santuario, a dirci che, nonostante tutto, la nostra devozione a
sempre a porte chiuse, alla fine della quale il cele- San Patrizio continua a manifestarsi ancora viva
brante don Paolo, come comunicato, visibile dai fede- nell’arco del tempo.
li affacciati alle
finestre delle
proprie case,
provvede alla
be n e di z i o n e
delle comunità
della vallata,
soffermandosi
ad ogni arco del
porticato e ac-
compagnandosi
al suono delle
campane. E sono
proprio le loro
allegre note di
festa a riportar-
ci, ancora una
volta, sulle trac-
ce di una seco-
lare devozione,
sempre ravvolta
di veli leggenda-
ri, dove le ipotesi
sulla sua origi-
ne meritano tra Il momento della benedizione ripreso da Colzate

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