Page 4 - Comunità in cammino
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Una sfilata per le vie di Vertova e Colzate che è stata anche messaggio di pace e di speranza
hi è venuto all’oratorio nelle domeniche pre- Basta pensare un attimo a queste cose quando fac-
cedenti al Carnevale ha potuto notare un’in- ciamo la spesa ogni giorno, quando sprechiamo l’ac-
C tensa attività: nonne che tagliavano, mamme qua e tutte le altre risorse che noi abbiamo in abbon-
che cucivano, ma soprattutto bambini che, aiutati danza ma che i tre quarti degli abitanti della Terra
anche dai papà, dipingevano la stoffa. non ha. Basta decidere di regalare il superfluo per
In un’incredibile festa di allegria, le righe si trac- uno dei tanti progetti di solidarietà che ci vengono
ciavano, i colori si mescolavano, a volte si aggiungeva proposti. Allora…. lo ripeto:
qualche particolare “inedito” (e poco conforme all’ori- VOLETE UNIRVI A NOI? NOI CI CONTIAMO!
ginale!!) ed alla fine le bandiere di tutto il mondo ci Pierangela
hanno rivestito di colore ed allegria.
Mani capaci hanno poi co-
struito la struttura del nostro
carro, hanno cucito, hanno di-
pinto….
Il risultato è stato un bel-
lissimo mondo, attorno a cui
tutte le bandiere si sono stret-
te (insieme a tutti gli altri
gruppi che hanno partecipato)
in una lunga sfilata, che dal-
l’oratorio di Colzate si è mos-
sa per raggiungere l’oratorio
di Vertova.
La sfilata voleva essere
l’espressione della nostra vo-
glia di vivere, il nostro ringra-
ziamento per essere vivi, per
abitare in una nazione, l’Ita-
lia, piena di problemi sì, ma
dove possiamo sfilare a Car-
nevale senza preoccuparci dei
cecchini o delle “bombe intelligenti”, del fuoco nemico
o di quello amico; dove possiamo giocare nei prati sen-
za la paura di imbatterci in bombe inesplose, dove
possiamo aprire un rubinetto ed avere l’acqua per
tutto il giorno senza dover fare lunghe file intermina-
bili per riempire i nostri recipienti.
Le bandiere rappresentavano tutti i popoli che
avremmo voluto vicino a noi.
Nelle nostre intenzioni, con noi, hanno sfilato an-
che: i meniños de rua, i ragazzi delle fogne di Buca-
rest, i ragazzi di Chernobyl…….C’erano anche i bam-
bini –soldato della Sierra Leone, tutti i bambini emar-
ginati per il colore della loro pelle, le bambine afgha-
ne che non possono imparare a leggere ed a scrivere…i
bambini palestinesi che non possono giocare con i bam-
bini israeliani…..
Li abbiamo rappresentati per dichiarare la nostra
volontà di impegnarci nella vita di ogni giorno, per-
ché le nostre scelte trasformino il mondo in un luogo
più equo e più solidale, dove ai bambini non vengano
rubate: l’infanzia, la salute o addirittura la vita, dove
tutti possano vivere con dignità, da uomini e donne
liberi. Ma per fare questo, noi non bastiamo: è una
questione di numeri!
VOLETE UNIRVI A NOI? Un gruppo dei partecipanti alla gita a Venezia
4 Parrocchia di Colzate