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2O12: Diario di Quaresima
Meditando in Quaresima, tra liturgia e attività per una conversione di vita
MERCOLEDÌ 22 FEBBRAIO di riflessioni che conser-
È il giorno del “Memento viamo dentro di noi, non
homo”, il giorno che segna avendo qui spazio adegua-
l'inizio della Quaresima. to per manifestarle. Non
Nella nostra piccola chie- riusciamo comunque a ce-
sa campeggia il Crocefis- lare la profondità di questi
so, innalzato sulla parete quattro versi di Elena Bono
centrale dell'abside. Sta autrice di “Tempo di Dio”,
lì, forse anche in attesa colti durante le divagazioni
della Sua, e dunque nostra, meditative di queste setti-
resurrezione. Durante la mane: “Ora bisogna avere
Messa ci accostiamo all'al- tanta forza/ da imporre al
tare per ricevere le ceneri cuore la speranza/ amore
sul capo, al monito indivi- più che umano agli umani/
duale e perentorio del “Convertiti e credi al Vangelo”, volontà di vita per tutti.”
consci di come le prime tracce di questo rito antico
vadano perdendosi fin nel lontano decimo secolo e VENERDÌ 24 APRILE E 2-9-16-23-30 MARZO
di come solo poco dopo, nel concilio di Benevento Sono i venerdì di Quaresima nei quali alle ore 17 i
(1091), papa Urbano ne abbia prescritto l'imposizione nostri ragazzi di catechismo animano la Via Crucis.
ai fedeli. Partecipare a questo rito è sempre un'occasione di
riflessione, un momento di mestizia come pure una
DOMENICA 26 FEBBRAIO possibilità in più per dare eco alla speranza. L'eco
Sono i ragazzi del catechismo a comporre all'inizio delle parole di Gesù agonizzante mentre a fatica
della Messa, come in un puzzle, il volto di un grande pronuncia: “Figlio, ecco tua Madre” raggiunge in-
santo che nella sua vita accolse in modo radicale fatti tutti noi che veniamo affidati a Maria, madre
l'invito alla conversione, quello di sant'Agostino, della Chiesa. Allo stesso modo le parole sussurrate
volto che andrà ad occupare la prima casella al ladrone pentito: “Oggi sarai con me in para-
della croce iconografica quaresimale. Pure noi diso” sono per tutti un’ “irresistibile esplosione
dunque non possiamo rimanere insensibili dell'Eternità”.
all'invito, sottolineato anche durante l'omelia,
della nostra conversione. GIOVEDÌ 5 APRILE
È il giorno della “Cena Domini”,
MARTEDÌ 28 FEBBRAIO la sera dell'Ultima Cena durante la
Nel salone dell'oratorio, alle quale “un'ora sola dà al cristiano la
20.30 ci si incontra per la ca- gioia di una grazia inestimabile”
techesi quaresimale. Il padre racchiusa in quelle parole di dona-
predicatore introduce la rifles- zione estrema: “Prendete e man-
sione sul salmo 16, il salmo giate...” e in quell'ostia che si levò
che ci ritroverà nella messa di “sul mondo addormentato nelle
risurrezione del sabato santo, il tenebre”, in quella notte stessa in
salmo del “Servo sofferente” che cui Gesù fu tradito. “Ma non andiamo
sintetizza il suo rapporto con Dio Padre in più oltre, entriamo pure noi nelle tenebre. Do-
“Tu, il mio bene”. Durante l'ora di riflessio- mani, venerdì, nessuna ostia sarà consacrata...
ne, sempre il padre predicatore, per inciso, La Chiesa entra in agonia col Cristo. E fino alla
ci regala un'interessante interpretazione di Risurrezione nessuna campana suonerà”.
quello che è appunto proprio il tema prepon-
derante della Quaresima stessa, quello cioè SABATO 7 APRILE
della conversione, intesa come amore delle La liturgia celebra la Messa di Risurrezione.
imperfezioni altrui. Proposta da non farsi Le letture sono abbondanti stasera e i salmi
sfuggire onde costruire relazioni migliori ci vengono incontro uno dopo l'altro. Anche
all'interno delle nostre comunità. l'attesa della Risurrezione non è da meno e
al canto del Gloria la Speranza la vediamo,
DOMENICHE E MARTEDÌ 4-6-11-13-18-20 seduta alla destra del sepolcro scoperchiato e
MARZO vuoto, figura di giovane uomo di bianco vestito,
Altre tre domeniche e altri tre incontri umanità redenta, certezza di vita eterna aperta
serali di catechesi, alternandosi tra di loro, si a tutti. E allora, al “Cristo, risorto e vivente...
susseguono densi della parola di Dio e ricchi noi cantiamo la gloria per sempre”.
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