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Il tempo liturgico dell'Avvento 2014
Avvento-Natale-Epifania
gni tempo liturgico, si sa, celebra un momento farlo non saremo i soli se, come commentato invece
particolare della vita di Gesù, con l’efficacia nella seconda lectio, “può essere tanto Dio quanto
Opropria ed ultima tesa alla nostra santifica- l’uomo”.
zione che è sempre in divenire e, d’altra parte, mai A questo punto, dopo che la terza domenica ci
compiuta. É per questo che ogni anno torniamo a vi- invita a gioire perché il Signore è vicino, quasi sen-
vere il Natale, se za accorgerci ci
pur con gli abi- troviamo già im-
tuali tempi e riti, mersi nell’atmo-
sempre tuttavia sfera del Natale,
in modo nuovo ci troviamo cioè
e diverso, pro- già di fronte al
prio come se ogni mistero d’amore
Natale fosse il di un Dio che si
primo e l’ultimo fa uomo.
della nostra vita Anche la na-
terrena. tività in chiesa,
“State atten- come il prese-
ti e vegliate” ci pio sotto il porti-
ripete, introdu- chetto, a questo
cendoci in que- punto stanno a
sto periodo di parlarci della
attesa la Paro- Sua Nascita, così
la della prima come l’albero
domenica, così in mezzo al sa-
come la “Lectio grato e la luce
divina” del primo martedì sera ci specifica che non di Be tlemme portata dai nostri giovani diventano
siamo i soli ad attendere se “anche Dio in un certo segno visibile e metafora della Luce con la lettera
senso attende l’uomo”. maiuscola. E la gioia del Natale può ben essere pure
In tutte le nostre consuete iniziative dell’Av- sollecitata e manifestata, perché no come nella nostra
vento allora, come la preghiera in famiglia col sup- comunità, da alcuni momenti di intrattenimento
porto diocesano, i 5 minuti con Dio, i vespri settima- musicale.
nali delle 18, le lodi del sabato mattina, l’adorazione Al termine di questo tempo liturgico, lo sappia-
eucaristica del mo tutti, Gesù
giovedì pome- ci si manifesta
riggio, la “Lec- nell’Epifania
tio divina” del dopo aver atteso
martedì sera e il nostro arrivo
infine la parteci- per potersi fare
pazione ai sacra- dono a ciascuno
menti, tornano di noi. E questo
ad essere ogni giorno di dona-
anno strumen- zione spirituale
ti di grazia e di non può non dar
efficacia, da vi- senso allora alla
vere con spirito festa del dono
nuovo ed attento dei nostri bam-
nella consape- bini come pure al
volezza di ce- mercatino del
lebrare non un Gruppo Solidale,
altro natale, ma tenutisi questi
il Natale, non una nascita qualsiasi, ma la Nascita proprio a favore dei più bisognosi, vicini e lontani.
per eccellenza. Se consideriamo infine di essere, col tempo di
Ecco dunque perché nella seconda domenica il Avvento, solo all’inizio del nostro calendario liturgi-
profeta ci rammenta di non rimanere inoperosi in co e che pertanto altre tappe cariche di grazia e di
questo tempo di attesa dicendoci: “Preparate la via efficacia ci attendono, non ci rimane che gioire della
del Signore, raddrizzate i suoi sentieri...” E così “ogni fortuna di essere così tanto, ossia, così infinitamente
valle sarà colmata e ogni monte sarà abbassato” e a amati da Dio.
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