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Un Oratorio sempre in fermento
iamo in pieno fermento!” Questa è la prima so solo che è giusto fare la volontà di Dio". Questo mi
cosa che mi viene in mente pensando alle ha fatto capire quanto la fede sia predominante in
“Sattività del nostro amato oratorio. questa famiglia.»
Abbiamo dato inizio alle varie proposte il giorno «Un aspetto che mi colpisce molto della figura di
della festa di san Maurizio con la S. Messa, seguita Chiara Luce è il suo rapporto con la dimensione reli-
da un pranzo comunitario che, nonostante fosse giosa. Per molti la religione significa dogmatismo, è
un’idea nuova, mi pare sia stato ben accolto e da un solo una serie di restrizioni che impediscono di essere
momento di gioco per i ragazzi. liberi totalmente. Chiara ci offre un altro punto di vi-
Domenica 30 settembre è stata organizzata la sta: nella religione lei identifica la sua libertà, felicità
partita per Mayara (vedi foto), un evento sportivo e realizzazione. Mi piace molto anche la sua figura
arricchito dalla buona finalità dell’adozione a distan- come “leader”. Se penso a ragazzi che vengono definiti
za di questa ragazza meno fortunata di noi. così penso a persone estroverse, ma che spesso cadono
Il 7 ottobre abbiamo potuto festeggiare le Sante nella volgarità. Chiara invece riusciva ad emergere
Cresime dei ragazzi di 3ª media con il “rito di pas- e ad attrarre persone attorno a lei con la semplicità
saggio” al Gruppo Adolescenti, che ha preso inizio di un sorriso.»
con i suoi appuntamenti al lunedì sera. «La cosa che mi ha colpito in assoluto è stata la re-
Anche le attività più ludiche e aggregative del azione di Chiara dopo aver saputo della sua malattia
sabato sera e della domenica pomeriggio si sono perché io, se fossi stata nei suoi panni, credo che non
riavviate e mi pare giusto sottolineare che proprio i avrei avuto la sua stessa reazione, mi sarei depressa
ragazzi e i bambini si dedicheranno in questi giorni tantissimo e mi sarei fatta domande del tipo "Ma
a realizzare gli addobbi per abbellire l’oratorio perché proprio a me? E se Dio esiste veramente perché
in occasione delle feste natalizie. non potrebbe guarirmi?". Invece lei ha affrontato i
Dedico ora un po’ di spazio all’ultimo evento orga- suoi ultimi momenti con grande gioia, sorridendo
nizzato in collaborazione con alcuni ragazzi del Grup- sempre nonostante avesse ancora tutta la vita davanti
po Adolescenti, ossia il pellegrinaggio a Sassello e affidando tutto nelle mani di Dio.»
per approfondire la conoscenza di Chiara Luce Ba-
dano, una ragazza focolarina nata il 29 ottobre 1971.
La sua breve vita, lei è partita per il cielo infatti il 7
ottobre 1990 festa della Vergine del Rosario, è stata a
dir poco intensa e ricca di insegnamenti per tutti noi.
Chiara, difatti, ha accolto l’esperienza della sua
malattia, un osteosarcoma alla spalla, come una pos-
sibilità di offerta a Dio, che l’ha portata a riflettere
e meditare sulla sua condizione, scoprendo e ricam-
biando, con estremo abbandono, l’amore paterno del
Padre e quello sponsale del Figlio. «Ciò che mi ha colpito della vita di Chiara è stato
Molto interessanti nella loro cristallina chiarezza il modo in cui ha affrontato la sua malattia e nella
sono state le riflessioni dei ragazzi che hanno parte- prontezza di affidarla al Signore. Io se fossi stata al
cipato e che riporto qui di seguito: suo posto, probabilmente, non avrei pensato subito a
«Chiara per me è un modello da seguire.» Dio ma alla malattia: "perché proprio a me" e pro-
«Mi ha colpito molto come Chiara ha vissuto gli babilmente mi sarei abbattuta e scoraggiata; invece
anni di malattia perché è stata molto forte e non si è restata se stessa, insieme al suo grande sorriso.
è abbattuta o arrabbiata con Dio per questo, ma è Un'altra cosa che mi ha colpito è stato il gioco che
rimasta sempre fedele ai valori in cui credeva. Mi Chiara faceva con sua mamma, quello dei sassolini,
ha colpito anche quando ha detto di non aver più e che quando sua mamma ne aveva raccolti pochi le
nulla da donare a Dio tranne il dolore. Penso che aveva detto che avrebbe sempre potuto ricominciare;
questa scelta sia molto difficile anche per una persona per me questo è molto importante, perché ognuno di
adulta, quindi lei è stata ancora più coraggiosa data noi deve avere la possibilità di ricominciare.»
la sua età.» Questi i pensieri dei ragazzi ai quali ne aggiungo
«Mi ha colpito molto il fatto che Chiara, dopo aver un altro: «Chiara è stata capace di vivere tutto come
saputo della malattia, non cambia carattere ma riesce un dono; è stata capace di dire, all’età di 18 anni “Se
a mantenere il sorriso di sempre, continua a studiare, lo vuoi tu, Gesù, lo voglio anche io”; è stata capace
non cade in depressione ma vive ogni singolo minuto di fare della sua vita una grande testimonianza di-
sorridendo con serenità!» cendoci, parafrasando le sue parole, che non è tanto
«Una delle tante frasi dette da Chiara mi ha colpita importante parlare di Dio, quanto invece è necessario
particolarmente; questa è quando chiede alla madre donarlo dopo averlo accolto.»
se era giusto morire a 17 anni. Credo che a questa do- Per chi volesse approfondire ulteriormente la figu-
manda una madre sarebbe potuta crollare oppure non ra di Chiara, consiglio la consultazione del suo sito
trovare una risposta ad una richiesta così innocente. ufficiale: http://www.chiaralucebadano.it.
La risposta della madre era stata "Non lo so Chiara, Alessandro
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