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al contrario rappresenta, per tanti di loro, il mo-
Dal Consiglio Pastorale Parrocchiale mento in cui si buttano dietro le spalle la fede (con
un disinteresse da parte di troppi genitori), con-
R iportiamo una sintesi dei verbali delle riunioni finandola tra le cose del quando eravamo piccoli.
del 22 febbraio e 22 marzo 2010.
Non è semplice individuare un rimedio, suggeria-
Durante la verifica delle attività svolte, sono
emerse queste riflessioni: mo a chi ha lasciato di dare un’occhiata al gruppo
degli ADO, chissà, forse la gioia e l’entusiasmo
² Giornata della Vita: la significativa partecipa- che animano le esperienze dei vostri coetanei vi
zione alla celebrazione eucaristica fa avvertire coinvolgerà.
l’importanza di intensificare e moltiplicare queste La programmazione delle attività è stata in-
occasioni di incontro con le famiglie giovani. centrata sulle iniziative da mettere in atto per gui-
² Catechesi: la buona presenza e l’impegno dei “pic- dare le nostre due comunità a vivere intensamente
coli” sono la testimonianza del desiderio di cam- il periodo quaresimale, la Settimana Santa e la festa
minare sulla strada di Cristo, tuttavia, accanto di Pasqua. Sono stati proposti momenti di preghiera,
a questo aspetto positivo, rimane la difficoltà di di catechesi e di riflessione sia per i piccoli che per gli
far passare il messaggio che la catechesi è per adulti (vedi art. pag 2).
tutti. In particolare si è sottolineato l’abbandono Inoltre sono state coordinate le festività di S. Pa-
da parte dei ragazzi (non tutti certamente!) che trizio, S.Bernardino, il Triduo dei morti a Bondo; sono
hanno ricevuto la Cresima. Non è la prima volta state delineate le numerose iniziative-ricorrenze del
che il CPaP prova a interrogarsi su questo punto: mese di maggio (Prime Comunioni, Festa Madonni-
il sacramento della Confermazione che dovrebbe na, Prima Riconciliazione, S. Messe e rosario nelle
portare i ragazzi alla maturità della fede e al loro chiesine e cortili…) ed abbozzate quelle di giugno
ingresso da protagonisti nella comunità cristiana, (Corpus Domini, chiusura Anno Catechistico, CRE…).
... segue dalla prima pagina
di san Giovanni Maria Vianney (1859) segue imme-
ne... Contemplava l’Ostia amorosamente”. “Tutte le diatamente le celebrazioni appena concluse del 150
mo
buone opere riunite non equivalgono al sacrificio della anniversario delle apparizioni di Lourdes (1858). Già
Messa, perché quelle sono opere di uomini, mentre nel 1959 il beato Papa Giovanni XXIII aveva osser-
la Santa Messa è opera di Dio», diceva. vato: “Poco prima che il Curato d’Ars conclu-
Era convinto che dalla Messa dipendesse desse la sua lunga carriera piena di meriti, la
tutto il fervore della vita di un prete: «La Vergine Immacolata era apparsa, in un’altra
causa della rilassatezza del sacerdote è regione di Francia, ad una fanciulla umile
che non fa attenzione alla Messa! Mio e pura, per trasmetterle un messaggio
Dio, come è da compiangere un prete di preghiera e di penitenza, di cui è
che celebra come se facesse una ben nota, da un secolo, l’immensa
cosa ordinaria!”. Ed aveva preso risonanza spirituale. In realtà la
l’abitudine di offrire sempre, ce- vita del santo sacerdote, di cui ce-
lebrando, anche il sacrificio della lebriamo il ricordo, era in anticipo
propria vita: “Come fa bene un un’illustrazione vivente delle grandi
prete ad offrirsi a Dio in sacrificio verità soprannaturali insegnate alla
tutte le mattine!”. veggente di Massabielle. Egli stesso
Questa immedesimazione perso- aveva per l’Immacolata Concezione
nale al Sacrificio della Croce lo con- della Santissima Vergine una vivissi-
duceva dall’altare al confessionale. I ma devozione, lui che nel 1836 aveva
sacerdoti non dovrebbero mai rasse- consacrato la sua parrocchia a Maria
gnarsi a vedere deserti i loro confes- concepita senza peccato, e doveva
sionali né limitarsi a constatare la accogliere con tanta fede e gioia la
disaffezione dei fedeli nei riguardi definizione dogmatica del 1854”. Il
di questo sacramento. Al tempo Santo Curato ricordava sempre ai
del Santo Curato, in Francia, la suoi fedeli che “Gesù Cristo dopo
confessione non era né più facile, averci dato tutto quello che ci poteva
né più frequente che ai nostri giorni, dare, vuole ancora farci eredi di quanto
dato che la tormenta rivoluzionaria aveva soffocato a egli ha di più prezioso, vale a dire della sua Santa
lungo la pratica religiosa. Ma egli cercò in ogni modo, Madre”.
con la predicazione e con il consiglio persuasivo, di Affidiamo alla Beata Vergine Maria e a S. Giovanni
far riscoprire ai suoi parrocchiani il significato e la Maria Vianney tutti i sacerdoti e le comunità parrocchiali
bellezza della Penitenza sacramentale, loro affidate.
La celebrazione del 150 anniversario della morte don Mario
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