Page 2 - Comunità in cammino
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Con la ripresa dell’anno pastorale, riprenderà anche la proposta della catechesi ai bambini e ai ragazzi. È una
proposta significativa e un momento importante che non può però sostituire il fondamentale ruolo della famiglia.
I bambini imparano soprattutto quello che vivono, e dal momento che il luogo fondamentale della loro vita resta
la famiglia, è li che possono e devono imparare la fede.
Riprendo alcune riflessioni di Bruno Ferrero (un sacerdote salesiano) apparse nel Bollettino Salesiano
(settembre 2004) per ricordare i tre momenti, tra loro inseparabili, dell’apprendimento religioso
bambini e i ragazzi hanno il diritto all’educazio Dio che accompagna e protegge la vita dell’uomo come
ne religiosa e la famiglia è la matrice spirituale un “buon pastore”; Dio che si occupa degli uomini come
I(una specie di stampo indelebile) di tutti i signi- un padre “materno”; Dio che soffre con l’uomo e che
ficati spirituali dell’esistenza. In famiglia i bambini lo libera alla vita attraverso la sofferenza e la morte.
possono apprendere il “sapore” di concetti e atteg- Dio stesso si è mostrato agli uomini nel suo figlio Gesù
giamenti profondamente spirituali come accoglien- Cristo: la fede comincia sempre da un incontro perso-
za, ascolto, perdono, consolazione, comunione, bene- nale con Gesù.
dizione, gratitudine, dono, sacrificio... che saranno La religiosità però viene acquisita non solo in base
indispensabili per formare la grammatica del linguag- a un modello, ma anche attraverso l’insegnamento e
il secondo
il secondo
il secondo stadio dell’appren-
gio di fede. La frase «Mio figlio deve poter decidere l’accompagnamento: è il secondoil secondo
più tardi da solo quale religione scegliere» è sbaglia- dimento religioso. I bambini hanno il diritto di sape-
ta sia dal punto di vista psicologico sia da re e capire, di conoscere la storia di Gesù, le sue
quello evolutivo. I bambini partecipano parole, la riflessione e la tradizione della co-
in primo luogo alla lingua dei genitori e munità dei credenti. E poi di essere “inizia-
anche ai loro riti e a ciò che per loro è ti” ad una vita “con Dio dentro”: è ancora
importante. Essi prendono parte innan- compito dei genitori accompagnati però
zitutto alla comunicazione e alla vita dal cammino di iniziazione cristiana del-
quotidiana normale e vi si inseriscono. la comunità.
La terza
La terza
La terza via importante per impara-
Quando anche leggere la sera con il La terza
La terza
bambino una storia biblica oppure dire re la religiosità passa attraverso il raf-
una breve preghiera con il bambino fa forzamento che viene dall’approvazione
parte della vita quotidiana, i bambini degli altri e la conferma sociale. La sicu-
imparano in maniera molto semplice, rezza interiore necessaria e l’autentica co-
senza grossi problemi o sforzi a diven- noscenza e comprensione del comporta-
tare persone capaci di parlare in modo mento religioso crescono non solo attraverso i ge-
religioso. Un bambino a cui viene impedito di svilup- nitori, ma anche attraverso la relazione dei bambini
pare la sensibilità per la presenza di Dio, non sarà con la comunità dei credenti e con le sue attività. In
affatto in grado di scegliere. E più che mai, ancora questo contesto sociale la Chiesa ha la sua elevata
una volta, altri avranno deciso per lui. L’apprendi- importanza in qualità di comunità credente: senza le
mento religioso perciò si sviluppa in tre stadi. tante altre persone che percorrono la strada verso Dio
Il primo
Il primo insieme a Gesù, la fede cristiana non è sperimentabi-
Il primo è quello che passa attraverso l’osserva-
Il primo
Il primo
zione e l’imitazione. Se l’immagine di Dio rimane, le ne può crescere. La conferma sociale derivante dalla
nella sua pienezza e come totalità, incomprensibile e preghiera e dalla celebrazione in comune nella chie-
inafferrabile per gli uomini, per la nascita e lo svi- sa o anche in gruppi, all’oratorio, fa apparire plausi-
luppo dell’immagine di Dio infantile tuttavia l’in- bile e degno di essere vissuto tutto ciò che viene tra-
fluenza dei genitori è decisiva. Il rapporto genitori- smesso al bambino dai genitori e dai catechisti.
figlio viene innanzitutto trasferito al rapporto con Dio.
Un bambino che non vede mai pregare la mamma e
il papà, molto difficilmente pregherà in seguito. La
cosa più importante per i genitori è chiarire (nella
pratica della vita) la propria immagine di Dio. Han- Giov
Giov
Giovedì 30 settembre – ore 16.30
Giovedì 30 settembredì 30 settembre – ore – ore 16.30e 16.30
Giovedì 30 settembredì 30 settembre – ore – ore 16.30e 16.30
no la responsabilità di non ingannare i figli a propo-
sito di Dio, rivelando loro un’immagine di Dio nemi- > per II, III e IV elementare
ca della vita e dell’amore. I bambini hanno bisogno
Giovedì 7 ottobredì 7 ottobre – ore – ore 16.30e 16.30
Giovedì 7 ottobredì 7 ottobre – ore – ore 16.30e 16.30
Giov
Giovedì 7 ottobre – ore 16.30
di un rapporto con Dio, non di una ideologia su Dio. Giov
Purtroppo molte volte i bambini ricevono immagini > per V elementare, I e II media
deformi di Dio: il Dio giudice che punisce; il perfido
omenica 10 ottobre – ore – ore 10.30e 10.30
omenica 10 ottobr
omenica 10 ottobre – ore 10.30
Dio di morte; il Dio contabile e della legge; il Dio che D D D D Domenica 10 ottobromenica 10 ottobre – ore – ore 10.30e 10.30
vende a caro prezzo i suoi favori, ecc. Le icone di Dio > inaugurazione anno catechistico e man-
positive sono differenti: Dio che ha creato ogni uomo
a sua immagine e che gli dona pienamente la vita; dato ai catechisti
2 Parrocchia di Colzate