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FOGLIO D’INFORMAZIONE DELLA COMUNITÀ PARROCCHIALE DI COLZATE IN OCCASIONE DELLA QUARESIMA 2003
La guerra o la pace? Con Bush o con Saddam?. È possibile non schierarsi da nessuna delle due parti?
La pace è un bene fragile e difficile da conservare ( anche nelle nostre vicende personali),
da costruire attraverso le scelte quotidiane. Alcune riflessioni ad alta voce
ueste riflessioni, quando le leggerete, saran- rarsi? È corretto schierarsi per la PACE ad ogni co-
no forse superate e “stantie”, mi sono sem- sto? Certamente la posizione del Papa è un continuo
Q brate importanti. Per questo le condivido con richiamo alla pace e al dialogo: è sostenibile pratica-
voi. mente oltre che come dichiarazione di intenti? Da una
In questi giorni sento parlare continuamente (quasi parte sembra che nessuno voglia la guerra, dall’altra
unicamente) di un conflitto, quello tra americani e sembra che sia imminente e inevitabile: non c’è con-
iracheni (ma forse sarebbe più appropriato dire tra traddizione tra questi due atteggiamenti? … È “di-
Bush e Saddam) che sembra già deciso e perciò ine- vertente” ma più ancora preoccupante e inquietante
vitabile. Radio, televisione e giornali non perdono la vignetta di Nidasio sul Corriere della Sera dell’11
occasione per renderci partecipi delle manovre mili- febbraio 2003 (pag. 43) dove una bambina riflette ad
tari degli americani; delle posizioni dei favorevoli (non alta voce: “Bush non la voleva, Saddam non la vor-
sempre ben definite e con motivazioni a volte assai rebbe. Il Papa dice “Dio non vuole”, e Francia e Ger-
diverse) e dei contrari (anche qui con posizioni assai mania che è meglio non volerla. I pacifisti non la vo-
diversificate); dei sondaggi di opinione; delle mosse gliono e basta. Ma allora perché la fanno?”.
diplomatiche e degli ispettori A rendere meno chiare le
dell’ONU; dell’atteggiamento di cose, almeno per me, ha contri-
Saddam e dei suoi collaboratori. buito anche il settimanale Fa-
È difficile fare ordine in mezzo a miglia Cristiana che al dilemma
tante diverse notizie e posizioni, tra America e Iraq, ha aggiunto
ma è soprattutto difficile, per me, quello tra il Papa e Bush, invi-
capire le ragioni che spingono i tando i suoi lettori a scegliere
governanti americani (la popola- tra i due. La risposta era scon-
zione non sembra sia molto favo- tata (ci sarebbe da preoccupar-
revole!) a voler disarmare Sad- si se “quei” lettori avessero
dam e cosa questo concretamen- scelto Bush al posto del Papa),
te significhi. Non si è ancora ca- ma la domanda non era corret-
pito quale sia il potenziale belli- ta perché chiedeva di mettere in
co degli Iracheni e non si è neppure capito chi dica la alternativa due personaggi che non possono essere
verità (ammesso che qualcuno la dica) tra accusatori posti allo stesso livello. Il Papa non è contro nessuno,
Americani e difensori Iracheni. Certamente l’idea di ma cerca soprattutto di mobilitare le coscienze dei
rendere inoffensive le armi di distruzione di massa credenti (e non solo) e di aprire spiragli al dialogo tra
in possesso di Bagdad credo sia positiva, ma mi pia- le parti in conflitto.
cerebbe allo stesso tempo rendere inoffensive le po- In questa situazione complicata io non voglio schie-
tenti armi di distruzione degli americani (l’atomica rarmi se non per la pace, mi schiero dalla parte di
in primis) che credo siano molto più efficaci (e per tutto ciò che può seriamente favorirla e promuover-
nulla “intelligenti”, come invece a volte ci si vuol far la. So che non posso fare molto, anche se è importan-
credere, nella loro azione) di quelle irachene; così te che ognuno possa far sentire la sua voce …anche
come vorrei rendere inoffensivo ogni strumento di di- solo con una bandiera appesa al balcone di casa o alla
struzione di qualunque altro paese… ma mi rendo finestra dell’Oratorio. So che posso e devo certamen-
conto che questa è, almeno per ora, pura utopia. Po- te decidere per o contro la Pace anche nelle piccole
trà anche essere vero (ma è da dimostrare) che Sad- scelte quotidiane, nelle relazioni che vivo. Ognuno di
dam sia meno affidabile di Bush e che quindi potreb- noi, quasi ogni giorno deve schierarsi o per la “ven-
be usare le sue armi in modo sconsiderato (ma c’è un detta”, l’alzare la voce e mostrare i denti o per il dia-
uso che possa dirsi saggio delle armi?). logo, la tolleranza, il perdono… Non serve riempirsi
Non ho competenza per giudicare tutto quello che la bocca di “Pace”, se poi non si fa la fatica di costruir-
viene messo in gioco in questi giorni (prove, docu- la nella concretezza di ogni giorno. Quello che conta
menti, posizioni diplomatiche contrapposte), ma non alla fine è sempre lei LA PACE, possibilmente ad ogni
mi sento di sostenere né Saddam né Bush. È possibi- costo.
le una terza via? È possibile scegliere di non schie- Don Stefano
Parrocchia di Colzate 1