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FOGLIO D’INFORMAZIONE DELLA COMUNITÀ PARROCCHIALE DI COLZATE IN OCCASIONE DELLA QUARESIMA 2001








                             La fede, così come la vita, chiede di essere celebrata, cioè resa significativa
                                   attraverso gesti e parole che ne dicono il senso e la direzione
                   ell’ultimo foglio d’informazione della parroc-  In una società “sostanzialmente cristiana” come
                   chia, mi ero soffermato brevemente a descri-  quella di cinquant’anni fa il collegamento tra litur-
           N vere la dimensione della formazione nella          gia e vita e tra liturgia e fede era ovvio e scontato…
           nostra comunità, nelle due catechesi del tempo di    oggi non è più così. Il Concilio Vaticano II ha cercato
           Avvento, poi, abbiamo provato ad applicare questa    di ripensare la liturgia in modo da renderla più ade-
           riflessione ad un ambito particolare, quello delle scelte  rente all’uomo contemporaneo (cfr. la costituzione
           etiche, cioè dei comportamenti che un cristiano deve  “Sacrosantum Concilium”), ma la distanza tra la vita
           attuare per vivere da credente. Nel frattempo, solle-  e quanto si celebra nella Messa e nelle altre liturgie
           citata da alcuni membri del Consiglio Pastorale, si è  resta evidente.
           sentita l’esigenza di riflettere sulla dimensione litur-  Un esempio può aiutarci a chiarire la distanza che
           gico–celebrativa della vita comunitaria e di ripensa-  si è creata fra liturgia e vita. Ci risulta abbastanza
           re il nostro modo di celebrare la fede e la vita. Il di-  facile celebrare il compleanno di un amico o un pa-
           scorso catechistico–formativo non si può dire né con-  rente: si fa un regalo, si porta la torta, si spengono le
           cluso né esaurito, e certamente                                        candeline, si canta “Tanti augu-
           andrà ripreso per capirne i conte-                                     ri”… e per tutti è evidente che
           nuti, i modi e i luoghi, ma momen-                                     l’evento che viene celebrato è il
           taneamente abbiamo spostato la                                         compleanno. Ma quando ci si sie-
           nostra attenzione a un’altra di-                                       de ad ascoltare un brano della
           mensione dell’essere credenti:                                         Bibbia, si stendono le mani a con-
           quella celebrativa.                                                    sacrare un pezzo di pane bianco
              Essere cristiani non è solo pos-                                    (che non ha neppure le sembian-
           sedere un insieme di convinzioni                                       ze del pane), ci si mette in fila
           che incidono più o meno signifi-                                       per prendere quel pane, si innal-
           cativamente sulla vita personale                                       zano (o spesso si ascoltano sol-
           di ognuno; la fede, per essere au-                                     tanto) canzoni e preghiere diver-
           tentica, richiede di essere tradot-                                    se… cosa stiamo celebrando?
           ta in atteggiamenti concreti e                                         Cosa ricordiamo di così signifi-
           pubblici e di essere celebrata:                                        cativo per noi da meritare che si
           non è questione individuale–pri-                                       “perda” volentieri un’ora del no-
           vata, ma è sempre fede comuni-                                          stro tempo domenicale? Cosa
           taria che si esprime e cresce nei                                       centra la nostra vita con quello
           momenti liturgici. Il momento                                           che succede in Chiesa?
           celebrativo può avere molteplici                                          Ogni celebrazione parte da un
           espressioni ma per molti –pur-               “Ultima Cena”              evento… (ma l’evento che sta a
                                             miniatura dall’ “evangelario” , miniato nel 1237
           troppo– si riduce alla Messa do-                                     fondamento della fede cristiana è
                                                     dai monaci dell’Armenia
           menicale, e anche per questa il modo                              spesso dimenticato o svuotato di sen-
           di partecipare e il tipo di consapevolezza sull’Eucari-  so); questo evento viene raccontato, viene mediato da
           stia è molto diversificato (praticanti settimanali, pra-  una parola che ne permette il ricordo e dovrebbe ren-
           ticanti saltuari, praticanti casuali, praticanti convinti,  derlo attuale e sensato per l’oggi; infine viene tradot-
           praticanti per abitudine o per tradizione, praticanti  to in gesti e simboli rituali che dovrebbero sintetica-
           “forzati”).                                          mente riprodurlo e riviverlo.
           A partire da queste semplici e sommarie osservazio-    Nel ripensare la liturgia, in particolare l’Eucari-
           ni come fare in modo che la liturgia celebri la fede e  stia domenicale, non c’è allora un intento soltanto
           la vita della comunità e dei suoi membri?            pratico, quello cioè di rendere le celebrazioni più vi-
           Come far in modo inoltre che la liturgia dia una ri-  vaci o partecipate o meglio organizzate, ma anche il
           sposta ai molteplici e diversificati modi di vivere il  desiderio che quello che facciamo “parli di Dio” e ci
           cristianesimo?                                       aiuti ad entrare in relazione con Dio. Non cerchiamo

           Parrocchia di Colzate                                                                              1
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