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Notiziario parrocchiale della comunità di Colzate e di Bondo edito in occasione della fine anno Pastorale 2022-2023
I restauri della chiesa parrocchiale:
I restauri della chiesa parrocchiale:
cosa è stato finora realizzato?
cosa è stato finora realizzato?
In questi giorni in cui i lavori di restauro sugli ester- pagna di ricerca di materiale fotografico anteriore
ni della chiesa parrocchiale di San Maurizio proseguo- ai lavori degli anni Sessanta. Sono stati recuperati
no spediti, numerosi sono gli interventi che si possono l’originale copertura a padiglione, realizzata, nella
già osservare e che ci avvicinano alla conclusione di parte a vista, con coppi di recupero e la decorazione
questo lungo e impegnativo percorso: ripercorriamo dei quadranti dell’orologio (eseguiti a graffito per
alcune tra le tappe più significative. una maggiore durevolezza), in analogia con l’antico – e
Nei primi giorni di aprile, la rimozione dei pon- un tempo unico – quadrante nord, caratterizzato dalle
teggi, che da ormai cinque mesi celavano la vista del cifre romane. Anche gli elementi metallici, quali la
nostro campanile, ha permesso di apprezzare nella croce e le lancette, sono stati realizzati recuperando
sua compiutezza uno tra i primi e più significativi il disegno originario.
ambiti del cantiere di restauro. Aldilà dei singoli in- Nel mese di maggio si è intervenuti sulle coper-
terventi, l’impressione generale è stata quella di aver ture della chiesa parrocchiale e dell’annesso edificio
restituito dignità a un manufatto ricco ottocentesco, che ospita la sacrestia e
di storia e significati per la Comunità. le aule di catechismo: si tratta di uno
Non tutti sanno, forse, che il campanile degli aspetti più delicati e urgenti
risale al XVI sec. (1500) e che del dell’intera opera di restauro, la cui buo-
complesso della chiesa parrocchiale na riuscita garantirà la protezione del
costituisce una delle parti più inte- complesso parrocchiale per molti anni
gralmente conservate. Esso, infatti, a venire. L’orditura lignea originaria,
nella sua storia plurisecolare non ha costituita da travi e travetti, poiché
mai subito modifiche sostanziali (es. godeva di buona salute e in virtù della
sopralzi), sebbene sia andato progressi- sua storicità (alcuni elementi lignei
vamente incontro agli inevitabili danni in castagno risalgono addirittura al
causati dal trascorrere del tempo, dalle XVI sec.) è stata quasi completamente
intemperie e da alcuni interventi di conservata. Il legname è stato oppor-
sistemazione non sempre coerenti con tunamente ripulito e trattato e, solo in
la sobrietà della costruzione. A livello rari casi, si è operato l’accostamento
materico si è effettuata un’accurata di travature di rinforzo a quelle esi-
pulizia dei paramenti lapidei, che stenti. Il vecchio assito, sconnesso e
ha rimesso in luce l’originale contrasto cromatico, malandato, è stato sostituito con uno nuovo in larice
ottenuto dall’accostamento dei due diversi tipi di e castagno per le parti a vista. Allo stesso modo sono
pietra impiegati nella sua costruzione (calcare grigio state completamente sostituite le onduline impermea-
e ceppo locali). Il ceppo utilizzato per la realizzazione bilizzanti, risalenti ai primi anni ’80 e sgretolate dalle
della cella campanaria, in particolare, caratterizzato intemperie. Per garantire una buona tenuta all’acqua
da una fragilità e delicatezza tipiche del materiale e della copertura è stata stesa una nuova guaina im-
da un elevato stato di degrado, è stato consolidato con permeabilizzante e traspirante. L’ultima fase è
prodotti specifici. Per completare gli interventi sulle consistita nella posa del manto in coppi: costituito
murature si è provveduto a ripristinare, ove mancanti, da sottocoppi nuovi (garanzia di funzionalità e dura-
i giunti di malta e ad applicare un diserbante/biocida. bilità) a cui sono stati sovrapposti gli originali coppi
Sempre nell’ambito della sicurezza e della conserva- di recupero, opportunamente ripuliti e agganciati.
zione, è stato posato un impianto parafulmine. Gli In questi giorni, infine, il lavoro dell’impresa si
interventi di restauro del 1968, come anticipato, ave- sta concentrando sulle facciate della chiesa e sulla
vano apportato delle modifiche che, sebbene divenute sistemazione degli elementi in pietra che le ador-
familiari all’occhio dei fedeli, nulla avevano a che fare nano. Una ditta specializzata, in particolare, si è
con le caratteristiche del campanile. Consapevoli di ciò, occupata della pulizia delle colonne e degli archi del
e su indicazione della Soprintendenza e dell’Ufficio dei portichetto, risalenti al 1655, riportando alla luce
Beni Culturali della Diocesi, si è optato per il ripristino l’originale cromia della pietra grigia locale: questa si
di alcuni elementi in analogia con la configurazione presentava degradata a causa dell’accumulo di sporci-
originaria, grazie al supporto di una puntuale cam- zia e di alcune ridipinture che erano state sovrapposte
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