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Notiziario parrocchiale della comunità di Colzate e di Bondo edito in occasione dell'inizio Anno Pastorale 2016-2017
Nel «cuore» della Misericordia (3)
arissimi, solidarietà.
con questo numero terminiamo lo sguardo sulle
Copere di MISERICORDIA CORPORALE. Sul 7. Seppellire i morti
numero del notiziario uscito nel tempo pasquale ab- La presenza dei cristiani ai funerali costituisce
biamo approfondito: dar da mangiare agli affamati, il commiato della comunità di fede alla sorella o al
dar da bere agli assetati, vestire gli ignudi, alloggiare fratello partiti per l’incontro definitivo con il Signore.
i pellegrini. Il culto per la salma di chi ci ha lasciati è la conti-
La misericordia è ancora una volta questione di nuazione del rispetto e della venerazione dovuti alle
gesti concreti e quotidianamente abbiamo l’occasio- persone vive. Per essere autentico il culto dei morti
ne di viverla: si tratta di cogliere i momenti in cui il deve riflettere un sincero impegno per la vita. An-
Signore ci interpella, ci chiama, ci sollecita. zitutto la misericordia va usata per i morenti: tutti
Poco più di due mesi ci sono impegnati ad aiutare
separano dalla chiusu- i fratelli e le sorelle a mo-
ra dell’Anno Giubilare: rire bene, senza forme di
possiamo continuare a terrorismo psicologico, ma
fare tesoro di queste ri- anche senza evasioni. Si
flessioni per convertire devono preparare le perso-
in modo più evangelico ne ad incontrarsi con il Si-
il nostro stile di vita. gnore, presentandolo come
padre e amico, attraverso
5. Visitare gli infermi la preghiera e la ricezione
Il primo atto di miseri- dei Sacramenti. È atto di
cordia verso il malato è di misericordia rasserenare i
impegnarci perché abbia morenti, assicurando loro
una cura efficace, nell’am- la vicinanza solidale alle
bito di una reale protezione persone che rimangono. È
sanitaria, accessibile a tut- atto di misericordia anche
ti, eventualmente integran- diffondere una cultura cri-
do finanziariamente medi- stiana della morte, inseren-
cine e cure non previste. Il malato però, oltre alle me- dola nel contesto della vita umana.
dicine e al ricovero in ospedale, ha bisogno di umanità.
La sua condizione lo rende particolarmente sensibile 8. La cura della Casa comune
all’affetto, al colloquio, al rapporto personale. C’è qui Il Papa in questo Giubileo invita a compiere una
un grande spazio per l’esercizio della misericordia, nuova opera di misericordia: “La cura della Casa
soprattutto per i malati che non hanno nessuno e che, comune”. Cosa significa? “Dopo un serio esame
più difficilmente vedono parenti e amici. di coscienza, confessare i nostri peccati contro il
Creatore, contro il creato, contro i nostri fratelli e
6. Visitare i carcerati sorelle”. Il mondo, appunto la “casa di tutti noi” è in
Quest’opera di misericordia è una delle più difficili serio pericolo a causa di logiche e politiche che creano
da praticare, giacché il carcere non è un ambiente inquinamento e distruzione.
aperto e accessibile a chiunque. Le leggi e i regola- Avere cura del creato è responsabilità di tutti:
menti consentono visite esclusivamente a persone attuare gesti quotidiani nei quali spezziamo la logica
autorizzate e a volontari preparati. Forse l’aiuto della violenza, dello sfruttamento, dell’egoismo. Per
maggiore può essere offerto al termine della pena: un costruire una Terra migliore!
aiuto fatto di vicinanza, di sostegno nel reinserimento
lavorativo, nel recupero di relazioni più o meno com- Per concludere, utilizzo questo spazio per ringra-
promesse. Più grave, in alcuni casi, è la situazione ziare di cuore i giovani che con me hanno partecipato
della famiglia. La pietà cristiana può fare molto: alla GMG. È stata una bellissima esperienza di Chie-
educare la comunità ad evitare assurde condanne e sa. Nella pagine seguenti trovate le loro testimonianze.
a porsi, invece, in atteggiamento di accoglienza e di Don Paolo
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