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Notiziario parrocchiale della comunità di Colzate e di Bondo edito in occasione della Quaresima 2016
Nel “cuore” della Misericordia
uest’anno sarà sicuramente ricco di stimoli e peccatore dalla sua via di errore, salverà la sua
di spunti di riflessione legati al grande tema anima dalla morte e coprirà una moltitudine di
Qdella misericordia. Fra tante considerazioni, la peccati” (Gc 5, 20).
più importante è questa: il “cuore” autentico della 4) Perdonare le offese: nel Padrenostro diciamo:
misericordia si vede nei gesti concreti, spesso “Rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimet-
non ha bisogno nemmeno di parole, e il “cuore” tiamo ai nostri debitori”. Perdonare le offese
dei gesti di misericordia è la carità autentica, vuol dire superare la vendetta e il risentimento.
cioè l’amore disinteressato, senza falsità, tornaconti Significa trattare con amabilità coloro che ci
personali o secondi fini. hanno offeso. Nell’Antico Testamento l’esempio
Scrive l’Apostolo: “Se anche parlassi le lingue è quello di Giuseppe, che perdonò i suoi fratelli
degli uomini e degli angeli, ma non avessi la carità, che avevano pensato di ucciderlo e poi lo avevano
sarei un bronzo risonante o un cembalo squillante. Se venduto. Il più grande perdono del Nuovo Testa-
distribuissi tutti i miei beni per mento è quello di Cristo sulla
nutrire i poveri, se dessi il mio croce: “Padre, perdonali, perché
corpo per essere arso, e non avessi non sanno quello che fanno” (Lc
la carità, non mi gioverebbe a 23, 34).
nulla.” (1Corinti 13,1 ss.). 5) Consolare gli afflitti: rima-
Per tradurre queste cose in nere vicino ai nostri fratelli in
realtà, la saggia tradizione della ogni momento, ma soprattutto in
Chiesa ci ha dunque proposto le quelli più difficili, significa met-
sette “Opere di misericordia tere in pratica il comportamento
spirituale e corporale”. di Gesù che s’immedesimava
Iniziamo con questo numero nel dolore altrui. Un esempio lo
ad entrare in quelle “spirituali” troviamo nel vangelo di Luca.
che sono: Si tratta della risurrezione
1) Insegnare agli ignoranti: del figlio della vedova di Nain:
consiste nell’insegnare all’i- “Quando fu vicino alla porta
gnorante le cose che non sa: della città, ecco che veniva por-
anche in materia religiosa. tato al sepolcro un morto, figlio
È un insegnamento che può unico di madre vedova; e molta
avvenire attraverso scritti o gente della città era con lei.
con parole, con qualunque Vedendola, il Signore ne ebbe
mezzo di comunicazione o a compassione e le disse: «Non
voce. Come dice il libro di Daniele: “Coloro che piangere!» (Lc 7, 12-15).
avranno indotto molti alla giustizia risplenderan- 6) Sopportare pazientemente le persone mole-
no come le stelle per sempre” (Dn 12, 3). ste: la pazienza, quando si è alle prese con i difetti
2) Consigliare i dubbiosi: uno dei doni dello altrui, è una virtù ed è un’opera di misericordia.
Spirito Santo è il dono del consiglio. Per questo Tuttavia, ecco un consiglio molto utile: quando
colui che vuol dare un buon consiglio deve, prima sopportare i difetti degli altri causa più danno
di ogni cosa, essere in sintonia con Dio, perché che bene, bisogna farli notare con molta carità e
non si tratta di dare opinioni personali, ma di amabilità.
consigliare bene chi ha bisogno di una guida. 7) Pregare Dio per i vivi e per i morti: San Paolo
3) Ammonire i peccatori: qvuest’opera si riferisce raccomanda di pregare per tutti, senza distinzio-
soprattutto al peccato. “Se il tuo fratello commette ne, anche per chi ci governa e per le persone che
una colpa, va’ e ammoniscilo fra te e lui solo; se hanno responsabilità, perché Egli “vuole che tutti
ti ascolterà avrai guadagnato il tuo fratello” (Mt gli uomini siano salvati e arrivino alla conoscenza
18, 15). Dobbiamo correggere il nostro prossimo della verità” (1 Tm 2, 4). I morti che si trovano nel
con mansuetudine e umiltà. Spesso sarà difficile Purgatorio dipendono dalle nostre preghiere. È
farlo, ma in questi casi possiamo ricordare ciò una buona opera pregare per loro affinché siano
che dice l’apostolo Giacomo: “Chi riconduce un assolti dai loro peccati (2 Maccabei 12, 45).
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