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Quaresima 2014
Il Venerdì Santo, centro focale del tempo di Quaresima
on si può vivere la Quaresima senza pren- allora il Venerdì Santo, come d’altronde pure tutta la
dere coscienza del Venerdì di Passione che è Quaresima stessa, ma in particolare il Venerdì Santo,
Nsenz’altro il giorno più significativo di questo per noi è diventato il tempo dell’attesa, della veglia e
periodo liturgico, il giorno in cui ci troviamo smarriti della preghiera, il tempo in cui dolore e speranza si
con gli apostoli alla ricerca di un rifugio, il giorno in incontrano in una sintesi di fede nel Risorto.
cui noi tutti siamo un unico popolo disperso e impau- È per questo che la nostra Parrocchia ci ha invitati
rito. Un unico popolo perché
all’ora nona di questo giorno
Qualcuno ha offerto la sua
vita per la salvezza di tutti,
un popolo disperso perché il
Messia non c’è più, un popo-
lo impaurito perché l’ombra
della croce (“dall’ora sesta
all’ora nona si fece buio su
tutta la terra”) è motivo di
spavento per tutti.
E così, quel 7 aprile
dell’anno 30, prima che il
sole calasse alle ore 18.08
e prima che la terza stel-
la apparisse circa un’ora
più tardi (solo da questo
momento sarebbe iniziato
il sabato ebraico), il corpo
dell’Appeso doveva essere
tolto dalla croce e sepolto,
così come ordinava la legge
(“e tu l’avrai messo a morte
e appeso a un albero, il suo
cadavere non dovrà rimane-
re tutta la notte sull’albero,
ma lo seppellirai lo stesso
giorno”).
Noi tutti cristiani, a que-
sto punto, dovremmo essere
grati a un certo Giuseppe
d’Arimatea che in quel fran-
gente chiese in consegna il
corpo del Messia e lo fece
deporre, probabilmente dai
suoi servitori, in un “sepol-
cro nuovo in cui non era
stato deposto ancora nessu-
no”, evitando così che finisse
in una fossa comune, come
sicuramente accadde agli
altri due crocefissi.
Dovremmo essere grati
pure a un certo Nicodemo,
uomo ricchissimo di Geru-
salemme, che credendo nella divinità di Gesù, fece a vivere la Quaresima all’insegna della preghiera
versare sulla sindone e nel sepolcro ben cento libbre nelle abituali e svariate forme sia comunitarie che
(circa 32 chili e 700 grammi) di mirra e aloe, un bal- individuali, proponendo, quest’anno per la prima vol-
samo costosissimo contro la putrefazione dei cadaveri. ta, la Via Crucis anche per le strade del paese,
Però, oggi, noi tutti sappiamo e crediamo che una Via Crucis celebrata là dove noi tutti, popolo dei
all’alba della domenica successiva … Gesù risorse. E redenti, abbiamo la nostra dimora terrena.
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