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Pellegrinaggio parrocchiale in Polonia





































                 ieliczka,  Cracovia,  Wadowice,  Auschwitz,   a caldo su un foglio di fortuna, descrive:
                 Czestochowa... questi i luoghi che i 28 pel-   Le valigie dell’ultimo viaggio,
         Wlegrini partiti dalla Parrocchia di Colzate           ciocche di capelli,
         hanno incontrato dal 20 al 24 agosto.                  bambole di pezza,
            Partiti col desiderio di conoscere la terra che nel secolo   binari che trasformano respiri in silenzio,
         scorso ha donato all’umanità persone capaci di santità come   una ruga d’espressione tragica sul viso di una madre di
         il Beato Papa Giovanni Paolo II, Edith Stein, padre Massi-  famiglia,
         miliano Kolbe e altri, siamo rimasti tutti stupiti di conoscere   sguardi riconcentrati, sguardi che sfuggono all’assuefa-
         splendidi luoghi carichi di storia che  narrano eventi tragici e   zione del male,
         nel contempo mostrano ancora oggi una religiosità giovane   muri che assorbono pallottole,
         ed entusiasta, che finalmente può esprimersi liberamente.    imposte in legno grezzo che nascondono indiscreti spet-
            Un pellegrinaggio tra arte, fede e storia in una nazione   tatori,
         dove l’umanità si è espressa tra luci e ombre.         stalle che diventano dimore, sterco che diventa un mi-
            I pensieri, le riflessioni si sono accavallati in giornate   raggio,
         piene di sole e, come sempre quando si va al centro del cuore,   malattie che diventano condanne a morte,
         le parole non possono riuscire a trasmettere l’esperienza di   donne, vecchi, uomini e bambini che diventano cose,
         gioia, ma anche dolore, che questo viaggio ha rappresentato   variabili di esperimenti asettici,
         per ciascuno. Rimangono i rapporti costruiti e l’attenzione   caldo che soffoca, fumo che addormenta,
         reciproca insieme alla gratitudine verso la nostra Chiesa   freddo che cristallizza scampoli di energie residue.
         che, contenendo tutto il mondo, ci ha portati anche in questo   Bello vero?!
         angolo di terra che forse non rientrava per nessuno di noi in   Bella quella musica che rende più “libero” il lavoro?!
         una meta prevista.                                     Belli quei pennelli da barba, quelle spazzole,
            Ognuno potrebbe narrare di un luogo: le miniere di sale   quei barattoli del lucido da scarpe coi coperti scritti in
         con le cappelle scolpite nel cuore della terra, il Santuario   tutte le lingue del mondo
         della Divina Misericordia di suor Faustina Kowalska, il   e dell’uomo?!
         bellissimo centro storico di Cracovia, la Basilica di Kalwaria   Mi guardo le scarpe e vedo che sono impolverate,
         dove il papà di Karol Woitila affidò i figli, orfani di madre,   e mi sa che non le pulirò mai più
         a Maria, i luoghi natali di Papa Giovanni Paolo II, Czesto-  perchè le ceneri di Auschwitz
         chowa che custodisce, all’interno di un Santuario-Fortezza,   mi ricorderanno sempre che non posso e non devo di-
         il quadro miracoloso della Madonna Nera a cui la Polonia è   menticare.
         stata affidata dal suo Papa. Tutti luoghi che parlano di una         (Viaggio al centro dell’uomo e risalita)
         fede forte e tenace.
            Ma un luogo su tutti abbiamo visitato in silenzio, senza   Quattro giorni di pellegrinaggio che ha offerto tante oc-
         parole, increduli per gli abissi  terribili che mostra generando   casioni per affidare, ricordare e pregare per i nostri cari ma
         in ciascuno sentimenti che questo scritto di Dario, buttato giù   anche per ciascuno della nostra parrocchia.



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