Page 2 - Comunità in cammino
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Statuto del Consiglio Pastorale Parrocchiale
I – Natura
Art. 1. Il Consiglio Pastorale Parrocchiale è un organismo di partecipazione responsabile dei fedeli alla vita della
parrocchia e, nelle intenzioni, rappresenta l’intera comunità parrocchiale nell’unità della fede e nella varietà
dei suoi carismi e ministeri.
II – Fini
Art. 2. Il Consiglio Pastorale Parrocchiale ha il compito di promuovere le attività e le iniziative pastorali della
parrocchia, facendole oggetto
• di riflessione preparatoria,
• di progettazione,
• di verifica.
Art. 3. Il CPaP. si prefigge in concreto di:
a) Riflettere sulla situazione della Comunità Parrocchiale, con un’attenzione a tutta la popolazione del territo-
rio, individuandone le esigenze religiose ed umane e proponendo gli interventi opportuni;
b) Studiare le modalità di attuazione, nell’ambito della Parrocchia, del piano pastorale diocesano, le direttive
del Vescovo e del magistero della Chiesa;
c) Favorire la comunione tra i cristiani di diversa formazione culturale e sociale al fine di edificare un’autentica
comunità parrocchiale;
d) Cooperare alla realizzazione delle attività parrocchiali.
III – Composizione e membri
Art. 4. Il CPaP è composto:
• Dal Parroco (membro di diritto) con funzione di Presidente
• Da un adeguato numero di laici (tra i 10 e i 20) scelti dal Parroco e da lui nominati:
- perché ritenuti idonei e competenti a dare un significativo contributo in questo “servizio”;
- perché resisi disponibili a far parte di questo organismo;
- perché rappresentativi.
sia dei gruppi ecclesiali (Catechisti, Gruppo Solidale Parrocchiale, Ministri straordinari dell’Eucaristia; Oratorio)
sia dei gruppi e delle realtà non-ecclesiali ma significative per la vita del territorio (Gruppo Sportivo, Banda,
Gruppo Genitori, Avis–Alpini , Scuola, Gruppo Festa….), scegliendo persone che partecipano in modo significativo
alla vita della comunità parrocchiale (cfr. art. 5)
Per la nomina dei rappresentanti dei gruppi e delle altre realtà operanti sul territorio, il Parroco chiederà indica-
zioni ai gruppi stessi.
Art. 5. I membri del CPaP devono essere in piena comunione con Chiesa (non irretiti da scomuniche), e partecipa-
re attivamente alla vita parrocchiale vivendo con coerenza la vita cristiana, devono inoltre cercare la collabora-
zione pastorale. Possono avere meno di 18 anni, purché abbiano ricevuto i sacramenti dell’iniziazione cristiana.
I membri del Consiglio cercheranno di caratterizzarsi per volontà d’impegno, capacità di dialogo e conoscenza dei
concreti bisogni della Parrocchia e per una vita spirituale alimentata dalla partecipazione all’Eucaristia, dal-
l’ascolto della Parola e della preghiera: la loro attenzione è al bene dell’intera comunità.
IV – Funzionamento
Art. 6. Il CPaP è convocato dal Parroco in seduta ordinaria almeno quattro volte all’anno. In seduta straordinaria
quando si rende necessario, anche su richiesta di almeno quattro membri del Consiglio.
V – Assemblea parrocchiale
Art. 7. Il CPaP terrà almeno una volta l’anno una riunione aperta a tutti i parrocchiani e cittadini che desiderano
partecipare, denominata “assemblea”, per illustrare a tutti le linee dell’attività parrocchiale ed ascoltare i
pareri e i suggerimenti degli intervenuti.
VI– Decadimento e reintegro dell’incarico di consigliere
Art. 8. I membri del CPaP cessano dal loro incarico per dimissione accettata dal Parroco o dopo cinque anni dalla
nomina e il loro mandato può essere rinnovato. È possibile da parte del parroco nominare altri consiglieri durante
il mandato del CPaP (o perché esprimono il loro desiderio di parteciparvi, o perché il Parroco valuta significativa
la loro partecipazione).
VII – Cessazione del CPaP
Art. 9. Il CPaP non cessa quando la sede è vacante. Il Parroco nuovo, entro sei mesi dalla presa di possesso, dovrà
confermare o rinnovare il Consiglio e lo Statuto del Consiglio.
Ogni cinque anni il Consiglio decade è il Parroco procede al suo rinnovo
2 Parrocchia di Colzate