Page 2 - Comunità in cammino
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(… don Oliviero)                                     16 luglio  1999: don Oliviero destinato alla parroc-
            1999. Avvenimento che ci ha offerto la possibilità      chia di Piario. L’annuncio viene dato in parroc-
            di restaurarci “dentro”. Ci ha fatto conoscere chi      chia il 24 luglio.
            è il Dio nel quale diciamo di credere: un Dio che   14 agosto: in parrocchia annunciato il nuovo parroco,
            ci è Padre e ci invita, ci chiama a partecipare alla    don Stefano Piazzalunga, anni 34, viene  dal
            sua vita, ma ci chiama nella libertà; non  ci  ha       Seminario!
            creati  come robot, programmati, pertanto non        Ora ringraziamoci insieme per l’aiuto che ci siamo
            siamo dei  burattini nelle sue mani; questo Dio    dati per diventare un po’ “adulti”, quindi un po’ cri-
            l’uomo a un certo punto l’ha incontrato in Gesù    stiani.
            Cristo  =  il  volto di Dio papà! Essere, diventare   Ci chiediamo perdono per le volte che ci siamo de-
            cristiani vuol dire appassionarsi, innamorarsi di   lusi, non dando quell’attenzione, quell’ascolto che ci
            questa persona, averla nel cuore!                  saremmo attesi. Dentro di noi ci sono alcune ferite e
         D)  8 maggio 1999: inaugurazione “Centro  pastora-    amarezze: è necessario medicarle  con  l’olio e il bal-
            le”:  luogo  pensato per essere l’occasione in cui   samo di un sincero perdono.
            adulti e ragazzi  si  ritrovano per camminare in-            A tutti il mio saluto
            sieme: ambiente per la costruzione delle persone.
                                                                                                    don Oliviero
        (…don Stefano)                                         gnore anzitutto: è la sua chiamata che mi affida come
          Costruire delle relazioni che siano d’amicizia e “fa-  dono le comunità di Colzate e di  Bondo.  Poi  chi  ha
        miliarità” richiede una fatica. È una fatica inevitabi-  svolto il suo ministero tra voi prima di me e ha dedi-
        le! Non basta il solo trascorrere del tempo e la vici-  cato 16 anni della sua vita in mezzo a voi. Infine tutti
        nanza  per superarla, anche se certamente  questi      coloro che in questi anni hanno lavorato e collaborato
        aiutano. Ci vuole la buona volontà di chi arriva nuovo   alla costruzione della parrocchia, nella speranza che
        per entrare con pazienza e con rispetto nei ritmi con-  possano continuare a rendersi disponibili per il futu-
        solidati, ci vuole la disponibilità e l’apertura degli al-  ro. Vorrei salutare tutti, i bambini, i ragazzi, i giova-
        tri perché si realizzi una vera accoglienza. Ma è an-  ni,  gli  adulti, gli anziani e gli ammalati, quelli che
        che una fatica necessaria perché solo in questo modo   partecipano alla vita parrocchiale e quelli che si ten-
        le relazioni che si creano  non restano superficiali e   gono ai margini, quelli che condividono la stessa fede
        artificiali.                                           e quelli che faticano a credere, ma so che è impossibi-
          La metafora scolastica non sarà forse la più azzec-  le; a tutti vorrei stringere la mano come segno di vi-
        cata ma esprime, almeno in parte, alcune delle sen-    cinanza… spero, con il tempo, di riuscire a incontrare
        sazioni  che  mi  trovo a vivere in questo momento: il   tutti e stare con tutti.
        desiderio di conoscervi e di iniziare questo cammino     Infine vorrei richiamare la frase messa come inizio
        con voi, con le comunità di Colzate e di  Bondo; la    di questo scritto:  «CIÒ CHE HAI TI  DIVIDE  DAI
        paura per le difficoltà che potrò incontrare e perché   FRATELLI, CIÒ CHE DAI  TI  UNISCE». Avremo
        conosco i miei limiti e lentezze. E poi mi consola una   tempo di ritornarci con calma, ma vorrei che prende-
        certezza: non siamo da soli, io e voi, nel costruire una   ste  in  considerazione fin d’ora il mutamento che si
        relazione che ci faccia riconoscere sempre più come    crea rispetto al passato: finora il Parroco di Colzate si
        comunità. Abbiamo un insegnate, un Maestro da cui      prendeva cura della Parrocchia di San Maurizio  in
        imparare a vivere come fratelli: il Signore Gesù croci-  Colzate e del Santuario di San Patrizio, ora è Parroco
        fisso e risorto che ci convoca attorno a se e noi siamo   anche della Parrocchia di  San  Bernardino di Bondo
        tutti alla sua scuola anche se con ministeri diversi.   di Colzate: dieci chilometri, quattro chiese, due par-
          Da una parte, io che  sono chiamato a svolgere il    rocchie…  una  comunità. Non è tanto problema di
        ministero  di parroco, non devo dimenticare il mio     numeri o lamentela per il tanto da fare, ma invito al-
        compito di “pastore del gregge” nella comunità.        la consapevolezza e alla responsabilità di tutti per fa-
          Dall’altra parte, come credente, devo riconoscere di   vorire un’unità pastorale, che annunci il Cristo quale
        essere non solo pastore ma parte della  comunità,      unico salvatore del mondo – ieri, oggi e sempre – nel-
        chiamato a camminare  con  tutti gli altri credenti    la lettura della Parola e guidati dallo Spirito di Dio,
        quale compagno di viaggio nel cammino della  vita.     in cammino con la Chiesa universale verso il giubileo
        Sono convinto che dobbiamo tutti imparare, io  per     dell’incarnazione nel 2000. Un’unità  possibile  per
        primo, a lasciarci guidare da Lui, dobbiamo lasciarci   grazia di Dio se ogni chiesa non si chiude ripiegata su
        costruire e plasmare dalla sua Parola, solo così il no-  se stessa ma, nella logica del vangelo, capisce che le
        stro viaggio nella vita diventa cammino di fede.       capacità, le qualità, le doti e qualsiasi tipo di ricchez-
          Mi ritrovo così, con questi pensieri, a cominciare il   za che ha vanno condivise: infatti… ciò che hai ti di-
        mio  nuovo ministero. Dopo due anni come curato a      vide dai fratelli, ciò che dai ti unisce…  ricordando,
        Colognola in Città e sette come vicerettore del Bien-  come dice San Paolo: “Non si deve dare né per forza
        nio del Seminario, si riparte… Con la fatica di dover   né con tristezza perché Dio ama chi dona con gioia”.
        traslocare; con la nostalgia per quello che lascio, so-                         don Stefano Piazzalunga
        prattutto l’esperienza bella anche se faticosa di colla-
        borare con altri preti nel favorire la ricerca vocazio-    PARROCCHIA DI COLZATE
        nale e la crescita dei ragazzi; con l’ansia di comincia-
                                                                   Foglio d’informazione della comunità parrocchiale di Colzate.
        re il mio servizio in mezzo a voi e il desiderio di but-   La redazione è contattabile presso il Parroco:
        tarmi in questa nuova esperienza.                          Piazzalunga Don Stefano, Via Bonfanti, 38     035/711512
          La prima cosa che voglio  fare è ringraziare, il  Si-    oppure all’email: pcolzate@spm.it
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