Page 3 - Comunità in cammino
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RIFLESSIONI DI DON OLIVIERO                          più convinto, più motivato a continuare a diventare
        N     ella  nostra  parrocchia la Missione è stata      chiesa (= farsi carico della fede altrui).
                                                                  Dal consiglio pastorale e da ogni persona si atten-
              strutturata in due tempi:
                                                                dono suggerimenti per non  lasciar cadere tutto
        1)  Tempo di Avvento 1998: il lunedì, ore 20.30;        nell’oblio: mettersi in contatto con Don Oliviero.
        2)  Tempo di Quaresima 1999: dal 27 febbraio al  7        NB: Un grazie di cuore a quanti hanno collaborato
           marzo.                                               per la gestione della “Missione”: contributo  spese
          Le  varie  riflessioni  hanno avuto per tema “in      missione, animazione messe: giovani e gruppo
        cammino verso la riscoperta di Dio Padre”. In breve,    mamme; offerte torte e bevande. Sottolineo la colla-
        eccone il riassunto degli incontri di Avvento:          borazione tra la parrocchia,  il gruppo  banda  ed  il
          Lunedì 30/11/1998:  In  Dio vi è una persona che      gruppo sportivo. Ben riuscita pure la festa comuni-
        Gesù chiama Padre. Il gruppo dei discepoli di Gesù a    taria con lancio palloncini e rinfresco presso il salone
        lui chiedono un segno distintivo che li distingua da-   ricreativo del centro pastorale.
        gli altri gruppi religiosi. Il segno è questo: il modo di                                   Don Oliviero
        pregare!  «Quando  pregate dite così: “Padre” (abbà
        papà)»: esprime familiarità, fiducia, confidenza.
          Lunedì 7/12/1998: La persona di Gesù è il volto di
        Dio: non tutti i cristiani accettano questo!  Noi come
        cristiani cattolici ci identifichiamo  rispetto  ad  altri
        cristiani in questo: crediamo in Gesù Cristo, figlio di
        Dio! Ognuno di noi deve essere:
          discepolo (colui che si mette in ascolto),
          e apostolo (colui che testimonia la sua esperienza
           di fede.
          Al Padre si va attraverso Gesù. Nota bene: partire
        dal Signore per valutare i fatti, le cose.
          Lunedì 14/12/1998: Occorre parlare sì di Dio, ma
        parlare di quel che Lui ha detto di essere: un Dio che    Le note festose della banda preludono il lancio di palloncini
        rimane  sempre padre nonostante i nostri sbagli; ci       con i messaggi augurali
        vuole bene per quello che siamo; da qui la nostra re-
        sponsabilità di voler mantenere un buon rapporto
        con Lui. Come fare? Mi metto dalla sua parte (ascol-            Dal “Consiglio Pastorale”
        to la sua parola); tenerci a questo rapporto con Lui,
        anche se non ne ho voglia.
          Lunedì 21/12/1998: Dio ha preso  l’iniziativa  di
        amarci. Il primo valore che ci offre è la verità, che è
        una persona; occorre accoglierla  liberamente; la li-           Tre riunioni per un evento importante
        bertà ci è data perché possiamo liberamente sceglie-
        re il bene, la verità; perciò accogliere la sua parola e   I  l Consiglio Pastorale Parrocchiale, con le riunioni
        viverla, significa amare Lui, aver fede in Lui. La fe-     tenute il 23/11/98, il 15/01/99 e il 15/03/99 ha pra-
        de deve tradursi in gesti di vita. “Ciò che credo, deve   ticamente seguito l’avvio e la conclusione di uno dei
        diventare ciò che sono!”                                momenti più importanti per la nostra comunità: ‘LA
                                                                MISSIONE AL POPOLO’.
          Il secondo tempo è dato dalla settimana di “ESER-
        CIZI AL POPOLO” (27 febbraio - 7 marzo ‘99).              Raccogliendo tutte le proposte si è arrivati a strut-
          La sera del 27 febbraio alle  ore  18  c’è  stata     turare la Missione in modo che fosse ‘sentita’ il più
        l’apertura  della  settimana con solenne concelebra-    possibile da tutti. Per questo si è pensato di suddivi-
        zione  presieduta  dal missionario padre Giovanni,      derla in due momenti, uno in Avvento e uno in Qua-
        superiore  della  comunità passionista della Basella    resima  e  grazie  alla guida di Padre Giovanni, la
        (Urgnano) e da Don Oliviero, messa animata dal          MISSIONE  ha infatti coinvolto profondamente la
        gruppo giovani.                                         nostra comunità; dai bambini, ai giovani agli adulti
          Durante  la settimana indovinata l’iniziativa del     ognuno ha avuto momenti specifici per fare una ri-
        “buon giorno al Signore” che si è poi protratta sino a   flessione un po’ più profonda.
        Pasqua. Buona la partecipazione agli  incontri  per       Domenica 7 marzo si è chiusa la MISSIONE con il
        adulti  per  approfondire la propria fede (presenti la   lancio dei palloncini: segno di  festa  che  ha  visto
        sera  molte  giovani  coppie); è mancato il dialogo al   sempre la comunità insieme.  E’  emerso  nell’ultimo
        termine di ogni incontro: poco alla volta ci si allena!   incontro l’auspicio che lo sforzo fatto non  svanisca
          Avevamo proprio bisogno di un  “sussulto  della       nel nulla, che la Missione non si sia chiusa. Per que-
        coscienza”.                                             sto si valuterà la possibilità di altri incontri o altre
          Avete  già potuto leggere della testimonianza di      iniziative che aiutino il ‘proseguimento del cammino
        adulti, giovani, adolescenti e ragazzi di 3ª media.     intrapreso’.
                                                                                                    Il Segretario
          Il bello però deve cominciare adesso!
          Chi ha partecipato alla missione, dovrebbe sentirsi
          Parrocchia di Colzate                                                                               3
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