Page 1 - Comunità in cammino
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Notiziario parrocchiale della comunità di Colzate e di Bondo edito in occasione dell’inizio dell’anno pastorale 2024-2025
                                V
                                Verso il Giubileo /3erso il Giubileo /3


                                           Con San Maurizio: il coraggio della fedeltà
           a terza tappa verso il giubileo 2025 è in compagnia   abbiamo accolto il principio della vita. Noi non possiamo
           di un Santo che ben conosciamo: San Maurizio, che   assolutamente seguirti, o imperatore, fino a rinnegare il Dio
      Lin settembre festeggeremo come protettore/patrono       creatore, sì, nostro creatore, e, che tu lo voglia o no, il tuo
      della nostra comunità cristiana. La chiesa di Colzate è   Dio creatore. Ecco che noi siamo armati e non resistiamo,
      infatti da sempre dedicata a lui. Un Santo d’altri tempi,   perché noi preferiamo essere messi a morte piuttosto che
      d’accordo, ma pur sempre uomo come noi: forse, a diffe-  uccidere, preferiamo morire innocenti che vivere colpevoli.
      renza nostra, una persona molto ricca di FEDELTÀ, nei    Ci dichiariamo cristiani, non possiamo perseguitare dei
      confronti  del  Credo  cristiano  e                                            cristiani.
      nelle conseguenti scelte di vita:                                                 Massimiano, dopo avere inteso
      possiamo prenderne spunto e                                                    ciò  ed  avere  scoperto  l’attacca-
      imparare qualcosa?                                                             mento caparbio di questi uomini
        Sotto l’imperatore Massimia-                                                 alla fede in Cristo, decretò in
      no Erculeo, Maurizio e  i  suoi                                                un’unica condanna che tutti fos-
      compagni – secondo la più antica                                               sero messi a morte ed ordinò che
      “passione”  in  numero  di  6.600                                              la cosa fosse fatta da truppe di
      soldati, forse provenienti dall’E-                                             soldati che li avrebbero circonda-
      gitto (“Legione Tebea”) – verso la                                             ti. Quando arrivarono vicino alla
      fine del III secolo furono uccisi,                                             beata legione, lanciarono le loro
      ad Agauno nel Vallese (sud della                                               spade sacrileghe contro i santi
      Svizzera), per restare fedeli a                                                che non rifiutavano di morire per
      Cristo, rifiutandosi di onorare                                                amore della vita. Colpiti da ogni
      gli dèi e combattere contro i                                                  lato con la spada, non si lagnava-
      cristiani loro fratelli in Gallia.                                             no neppure e non resistevano, ma
      Nel gruppo, Maurizio svolgeva                                                  al contrario, avendo depositato le
      la funzione di  primicerius (co-                                               armi, essi consegnarono le loro te-
      mandante). Non si hanno notizie                                                ste ai persecutori e presentarono
      dirette del loro martirio. Il primo                                            il loro collo ed il loro corpo senza
      testo  della  loro  “passione”  fu                                             difesa a coloro che li colpivano.
      scritto da Eucherio (vescovo di                                                Neppure il loro grande numero,
      Lione), verso il 450. Ma la loro                                               né la fiducia nelle armi di cui
      morte risale al 286 e avvenne per                                              erano forniti, li portarono a so-
      decapitazione, dopo atroci torture                                             stenere con la spada la loro giusta
      inflitte loro nell’inutile tentativo                                           causa ma, ricordandosi soltanto
      di farli apostatare.                                                           che confessavano Colui (Gesù
        Già nel IV secolo fu edificata                                               Cristo) che fu condotto alla morte
      dal vescovo Teodoro di Martigny                                                senza lamentarsi e che, come un
      una basilica in loro onore ad                                                  agnello, non aprì la bocca, anche
      Agauno (Saint Maurice- Svizze-                                                 loro, come un gregge di pecore
      ra).                                                                           del Signore, soffrirono di essere
         Il loro culto si diffuse sempre più nei secoli immediata-  lacerati come da lupi che si gettano su di loro.
      mente successivi, soprattutto a Milano, attestato già nei
      più antichi sacramentari e messali ambrosiani, prima di    La foto in questa pagina, affresco del 1901 sulla volta
      Carlo Magno.                                             della navata nella parrocchiale di Colzate, rappresenta
        Molti luoghi della Svizzera, Francia, Germania e Italia   San Maurizio e compagni nell’atto di rifiutarsi di dare
      vantano di custodire le loro reliquie, e ordini cavallereschi   culto agli dèi pagani.
      medioevali si posero sotto la loro protezione.             Mi chiedo se anche noi abbiamo lo stesso coraggio, oggi,
        Ecco una parte di questa “passione” prima citata.      nel dire veramente SÌ a Cristo, al di là di ogni paganesimo
        Noi siamo, o imperatore, tuoi soldati, ma tuttavia,    e secolarizzazione del nostro tempo, che purtroppo ci sta
      come lo confessiamo in tutta libertà, siamo i servi di Dio.   allontanando in buon numero dalla “pratica cristiana”
      A te dobbiamo l’obbedienza militare, a Lui una coscienza   della vita.
      pura. Da te riceviamo il salario del nostro lavoro, da Lui                                         Don Paolo
      Comunità in Cammino                                                                                         1
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